Oltre la routine: l’opinione di Giuseppe Raciti, stella Michelin

La cucina italiana ha ancora grandi potenzialità inespresse. Potenzialità bloccate dalla dicotomia tradizione-modernità.

Il clamore suscitato dalla nostra pizza “Antonius Musa”, ispirata dal celebre risotto di Gualtiero Marchesi con zafferano e foglia d’oro (non a caso l’unico e forse solo grande maestro che ha rinnovato la cucina italiana tirandola fuori dal passatismo in cui era impantanata), ci ha realmente sorpreso. La critica principale è stata che era un piatto irrispettoso della tradizione.

La tradizione come freno inibitore. Una scatola dentro la quale riporre il cervello. Ecco, immagina di essere chiuso all’interno di una scatola: da questo punto di vista hai un’unica visione del mondo in cui ti trovi e puoi conoscere solo ciò che la scatola contiene.

Una cosa che fa comodo a chi ti vuole propinare sempre la stessa minestra. L’attitudine di pensare “fuori dalla scatola” si può però apprendere con il giusto esercizio e approccio mentale, attraverso una sana curiosità e un pizzico di voglia di osare.

È quindi possibile emancipare la pizza dal suo passato di piatto povero e darle pari dignità del food stellato? Ce lo siamo domandato alla presentazione del linro “PIZZA, quanto ne sai veramente?”, ed è intervenuto a proposito lo chef Giuseppe Raciti, una stella Michelin 2019.

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