Quando si parla di “Pizza” si pensa subito alla napoletana, la prima a fregiarsi di questo nome. Tuttavia la pizza siciliana non ne è affatto una copia sbiadita o un surrogato, ma ha una sua identità, diversa dalla napoletana, dovuta a una storia tutta sua. Vediamo quale.
Bugie sulle pizze? Quante ne vuoi! (seconda puntata)
Intervista su Radio Studio Italia 90
Come cambierà il settore dopo la pandemia?
Quando ci volteremo indietro a guardare all’impatto che il 2020 ha avuto sul settore della ristorazione, lo percepiremo molto probabilmente come un acceleratore del cambiamento.
Le storie di adattamento e innovazione nel settore della ristorazione sono a dir poco notevoli, poiché proprietari e operatori hanno rinnovato i modelli di business per rimanere a galla e prosperare. Dalla conversione al fast casual all’offerta di pasti in kit da completare a casa, all’espansione delle Dark Kitchen, i ristoranti si sono mossi per lo più per incontrare i clienti dove si trovano (principalmente a casa!) e migliorare il servizio.
Molti ristoranti hanno iniziato a operare su quello che Bruce Bell, direttore di Square for Restaurants, chiama un “modello hub-and-spoke”. Ciò pone le cucine al centro con più raggi direzionali, dalla consegna ai kit, ai marchi virtuali. Grandi cambiamenti, si.
Ma cosa non cambierà nel settore della ristorazione?
Ronaldo soffre di ortoressia?
«Mio figlio? Ha del potenziale, ma ci litigo perché mangia troppe patatine». A parlare non è un papà come gli altri, ma Cristiano Ronaldo.
L’asso della Juventus è stato eletto calciatore del secolo durante i Globe Soccer Awards che si sono tenuti a Dubai. E nella conferenza stampa di premiazione ha raccontato il rapporto particolare con Cristiano jr: «Non credo che attualmente abbia quello che serve per arrivare al top. A volte sono duro con lui perché beve Coca-Cola e Fanta. Mi arrabbio e ci litigo quando mangia patatine fritte e cose simili, lui sa che non mi piace questa cosa. Anche i miei bambini più piccoli quando mangiano cioccolata mi guardano preoccupati».
Il carico è arrivato poi durante la conferenza stampa alla vigilia di Ungheria-Portogallo: CR7 si è seduto davanti ai microfoni, ha visto due bottiglie di Coca Cola (sponsor della manifestazione) e le ha spostate mettendole via. «Acqua, bisogna bere… Acqua!», le sue parole, mentre in sala stampa era calato il silenzio.
Ma perché Ronaldo lo ha fatto? Semplice: il campione portoghese, 36 anni, cura in modo rigoroso l’alimentazione. Ma non sarà ortoressico?
La pandemia scatena le Fake News nel settore food: che interessi ci sono dietro?
5 domande che dovresti farti PRIMA di entrare in un franchising
Stai per firmare un contratto per un food-business in franchising? Non mettere la tua firma sulla linea tratteggiata senza farti queste domande cruciali.
Hai simpatizzato con il rappresentante del franchising. Hai letto tutta la letteratura dell’azienda. Sei persino andato nell’ufficio aziendale e hai ricevuto un grande benvenuto. Ma, caro lettore, devo dirti che non sei realmente pronto a firmare un contratto di franchising finché non avrai risposto a tutte queste domande.
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Benvenuti nella giungla!
Siamo veramente liberi di scegliere?
Probabilmente sarà la prossima frontiera del settore Food: la libertà.
Da un lato il menu e le sue prigioni. Lo strumento che lo chef e l’azienda utilizzano per comunicare , per presentare e promuovere la loro cucina: di per sé opera chiusa.
Dall’altro il cliente, l’individuo cioè, la sua libertà.
Si posso conciliare le esigenze del cliente con quelle dell’azienda?