Vino di serie B spacciato per vino di serie A a ignari ristoratori piacentini. Com’è andata veramente e come puoi evitare di cadere anche tu in raggiri del genere.
Pizza siciliana, perché è diversa?
Quando si parla di “Pizza” si pensa subito alla napoletana, la prima a fregiarsi di questo nome. Tuttavia la pizza siciliana non ne è affatto una copia sbiadita o un surrogato, ma ha una sua identità, diversa dalla napoletana, dovuta a una storia tutta sua. Vediamo quale.
Green pass falso, paga anche il ristoratore?
In linea di massima, chi non si munisce di Green pass e frequenta luoghi che gli sarebbero inibiti commette una violazione di legge punita con una pena pecuniaria. Lo stesso dicasi per il gestore dell’esercizio commerciale o della struttura che avrebbe dovuto effettuare i controlli, il quale rischia anche di dover chiudere la propria attività per qualche giorno. Vediamo come funziona.
Il menu è morto !
Il grande filosofo annunciò la morte di Dio, più prosaicamente è venuto il momento di annunciare la morte del menu!
Quest’oppressore dei popoli è stato dato alle fiamme, a Catania, in via Umberto. Ecco perché 🙂
Pizza con lo chef, si o no?
“Basta con il divismo nella ristorazione. Non salviamo vite, facciamo solo da mangiare”. Questa frase, mutuata da Gualtiero Marchesi, riassume perfettamente la risposta che potrebbe avere il titolo di questo articolo.
Spesso avrete sentito dire che “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”; questo semplice detto italiano in realtà racchiude in se’ una grande verità e deve essere interpretato alla luce di migliaia di anni di mutevoli canoni di bellezza ed interpretazioni artistiche, estetiche e di gusto.
Tuttavia non si può negare che dietro uno chef ci siano anni di duro lavoro, di tecnica sopraffina, di fatica e di studi che i più non hanno fatto.
Come cambierà il settore dopo la pandemia?
Quando ci volteremo indietro a guardare all’impatto che il 2020 ha avuto sul settore della ristorazione, lo percepiremo molto probabilmente come un acceleratore del cambiamento.
Le storie di adattamento e innovazione nel settore della ristorazione sono a dir poco notevoli, poiché proprietari e operatori hanno rinnovato i modelli di business per rimanere a galla e prosperare. Dalla conversione al fast casual all’offerta di pasti in kit da completare a casa, all’espansione delle Dark Kitchen, i ristoranti si sono mossi per lo più per incontrare i clienti dove si trovano (principalmente a casa!) e migliorare il servizio.
Molti ristoranti hanno iniziato a operare su quello che Bruce Bell, direttore di Square for Restaurants, chiama un “modello hub-and-spoke”. Ciò pone le cucine al centro con più raggi direzionali, dalla consegna ai kit, ai marchi virtuali. Grandi cambiamenti, si.
Ma cosa non cambierà nel settore della ristorazione?
La rivoluzione della pizza “Fast Casual” a Catania
Il 14 Settembre 2021 è stata inaugurata a Catania una nuova pizzeria d’asporto denominata “Conza tù”.
Conzare, è un termine usato nel sud Italia che significa fondamentalmente comporre:
Si conza il panino (si condisce)
Si conza la tavola (si apparecchia)
Si conza u liettu (prepara il letto)
Ci si conza (ci si veste)
È un termine importante perché con un solo vocabolo si parla di tre argomenti fondamentali. Un termine quindi che l’azienda ha fatto suo per significare, per così dire, quello che si può fare solo lì: comporre la pizza liberamente.
Il centro focale del punto vendita è la possibilità di far condire la pizza al cliente con tutti gli ingredienti che vuole e pagando un unico prezzo. Non esistono ancora in Italia altre pizzerie concepite in questo modo (tranne una, come vedremo tra poco).
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La pandemia scatena le Fake News nel settore food: che interessi ci sono dietro?
5 domande che dovresti farti PRIMA di entrare in un franchising
Stai per firmare un contratto per un food-business in franchising? Non mettere la tua firma sulla linea tratteggiata senza farti queste domande cruciali.
Hai simpatizzato con il rappresentante del franchising. Hai letto tutta la letteratura dell’azienda. Sei persino andato nell’ufficio aziendale e hai ricevuto un grande benvenuto. Ma, caro lettore, devo dirti che non sei realmente pronto a firmare un contratto di franchising finché non avrai risposto a tutte queste domande.
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