Il settore food è colmo di gente che vuole spennarti, e lo so bene io che sono stato fregato in tutti i modi.
Mi chiamo Marco Celeschi e non sono del settore, sono un architetto, quindi un outsider dell’ambiente: mi ci sono imbattuto per caso dopo aver ristrutturato la casa di campagna di famiglia, lasciatami in eredità da mio nonno, per farci un agriturismo. Non potevo più mantenerla e quindi per non doverne uscire io, come disse il duca di Bedford, dovevo farci entrare gli altri.
Dopo aver saccheggiato risparmi familiari, un microscopico contributo regionale e qualche altrettanto microscopica riserva personale, mi sono imbattuto così nel fantastico mondo del food, strabordante di tanti di quei truffatori, disonesti e loschi figuri, che posso vantarmi di esserne sopravvissuto (fino ad ora almeno).
E questo a tutti i livelli: camerieri, fornitori, pubblicitari, collaboratori interni ed esterni, ecc. Però alla fine ho realizzato:
- la Masseria Carminello;
- La Corte dei medici, nota per essere la pizzeria dove trovi la pizza più cara d’Italia;
- Conzatù
- il libro “PIZZA, quanto ne sai veramente?”, ed. Bonfirarro 2019
Essere un outsider della ristorazione ha avuto per me tanti svantaggi, ma alla fine dovermi sbattere, annaspando, imparando e reimparando continuamente, ha portato a un risultato inaspettato: smuovere l’acqua stagnante.
Secondo il più autorevole dizionario etimologico online della lingua inglese, outsider è una parola che circola dal 1800 e codificata, dal 1907, con questo significato:“A person isolated from conventional society” (traduzione non completamente letterale: “Una persona isolata dalla società conformista”).
Outsider, può quindi significare povero, senza risorse, proveniente da una famiglia modesta che vive ai margini della società cosiddetta “convenzionale”, fatta dalle classi medie in su, per intenderci.
Ma un uomo può anche decidere di diventare un outsider per scelta: per spingersi oltre il destino familiare, rompere con il “sistema” di credenze del suo ambiente, approdare a qualcosa di nuovo e creare qualcosa di diverso (non di migliore) in grado di traghettare se stesso oltre i limiti della prevedibilità.
L’outsider è fuori dai giochi ma è affamato di vita.
Chi è “fuori” vuole arrivare al “dentro”, e sa di dovercela mettere tutta, senza risparmiarsi, imparando sempre, non mollando mai, mettendo tutto in discussione.
Da outsider del settore ho dovuto liberarmi dei complessi d’inferiorità nei confronti degli insiders, e ho dovuto rimboccarmi le maniche per farmi una competenza sulla ristorazione che fosse genuina e priva di filtri, e che ora vorrei condividere con te. Sono caduto e ricaduto in errori piccoli o madornali, e più di una volta, ma finita la fase dell’autocommiserazione ora posso dire di conoscere questo mondo molto bene.
Hai qualche curiosità in merito?
Vuoi investire nel settore ma non sai da dove iniziare?
Temi che ti freghino i soldi? Vuoi diventare un cliente consapevole?
Dubiti del fumo che ti vendono?
Sei nel posto giusto:
Scoprire il dietro le quinte della ristorazione non è mai stato così facile.
Inizia ora a leggere questo blog!
Diventerai presto un conoscitore del mondo pizza, un imprenditore preparato, competente e quindi difficilissimo da fregare con giochi di prestigio sintattici, parole vuote di senso e frasi fatte.
Quindi un tipo tosto e pericoloso!!! Ma il miglior socio con cui poi tutti vorranno lavorare.